L’origine della festa così come la conosciamo, ma con le dovute differenze, può essere rintracciata tra i rituali romani: infatti febbraio, dedicato al dio Februus, era il mese delle purificazioni e di passaggio dall’inverno alla primavera, ma anche un tramite verso l’aldilà e proprio per questo bisognava purificare la città e celebrare i riti funebri per i Mani, divinità del mondo sotterraneo.
Alle cerimonie di purificazione e di commemorazione si intrecciavano riti di fecondazione, come nei Lupercali, feste antichissime in onore di Marte e del dio Fauno.
È però nel periodo medievale che ritroviamo molti aspetti della festa attuale, all’insegna del motto “a Carnevale ogni scherzo vale”; infatti, il Carnevale medievale era caratterizzato da divertimento esagerato, grandi mangiate e scherzi: il re del Carnevale garantiva l’allegria pazza e la sospensione temporanea delle leggi, delle regole e della morale secondo la regola del “semel in anno licet insanire”, una volta l’anno si può essere folli!
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