La storia del “milite ignoto”. Un eroe della prima guerra mondiale, senza nome.
Chi è il milite ignoto?
Con l’espressione milite ignoto si fa riferimento ad un caduto della guerra di cui non si conoscono le generalità. L’usanza di raccogliere in un unico luogo, tipicamente un sacrario militare, i corpi dei militi ignoti ha avuto origine dalla fine della prima guerra mondiale.
Infatti, durante la prima Guerra mondiale, una donna triestina, chiamata Maria Bergamas, che aveva perso il proprio figlio proprio durante una delle battaglie contro gli austriaci, fu chiamata a scegliere tra diverse salme di undici soldati sconosciuti, quale fra quelle sarebbe stato il “corpo sconosciuto” da trasportare presso l’altare della patria a Roma. Quel corpo non identificato fu portato a Roma il 4 novembre 1921. Dopo la traslazione, avvenuta con un viaggio in treno speciale, dal Friuli Venezia Giulia, i resti di quel soldato, furono seppellito sotto la statua della “dea Roma”, proprio al centro del primo livello del mastodontico Altare dedicato a Vittorio Emanuele II.
Dopo gli eventi del 25 aprile 1945 e il successivo riconoscimento a festa nazionale, ogni anno proprio in questa data le massime autorità dello Stato vengono a porgere omaggio al milite ignoto.
Video delle celebrazioni del 25 aprile presso l’Altare della Patria con il Presidente della Repubblica:
Postilla:
Ci sono state anche delle riduzioni cinematografiche di questa storia.
“Fango e Gloria” di Leonardo Tiberi.
Il film è composto da video originali tratti dagli archivi e per la prima volta dotati di colorazione, e da una parte di fiction. La fiction, diretta dall’architetto Leonardo Tiberi, ex direttore editoriale dell’Istituto Luce, è incentrata sulla storia del Milite Ignoto Italiano, che nel film è identificato con Mario, un personaggio di fantasia, interpretato dal veronese Eugenio Franceschini.
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